Verso EntiTrasparENTI 2.0
4 mag 2010
Abbiamo formalizzato delle proposte, abbiamo raccolto numerose adesioni, abbiamo messo una lente di ingrandimento su un passaggio che diversamente sarebbe passato sotto silenzio, abbiamo aperto un tavolo di discussione orizzontale e limpido tra chi ha promosso/sostenuto il documento e i soggetti interessati e, infine, formalizzeremo tutto in un nuovo testo risultante dal confronto e dai contributi migliorativi di tutti.
Lunedì scorso ci siamo incontrati, molti sottoscrittori del documento, il Segretario Provinciale Allegri, Sartori per il Comune e Zardini per la Provincia.
La serata è stata decisamente positiva, molte proposte e molte esperienze.
Tenendo sempre presente che l’obiettivo del documento è quello di dare un indirizzo, di suggerire un modus operandi, abbiamo individuato alcuni punti di miglioramento.
Matteo faceva notare che è necessario differenziare i percorsi nei grandi enti della città capoluogo e quelli nei piccoli comuni.
Maurizio sollecitava un modello che non diventi eccessivamente burocratico e chiuso in regole escludenti eventuali eccezioni.
Stefania ribadiva l’importanza che ci sia un collegamento continuo tra gli enti e i consiglieri comunali e che ci sia un’adeguata rappresentanza delle donne.
Antonino sottolineava l’importanza dell’elemento di valutazione a prescindere da quale strumento si sceglie (commissione tecnica o altro).
Chiara ha introdotto un bel termine che, per chi vuole intendere, apre un mondo: “non spontaneità” nella scelta dei rappresentanti.
Carlo e Carmelo si sono soffermati su quante volte ci diciamo che bisogna cambiare e quante poche volte lo facciamo portando a testimonianza un articolo del periodico “Piazza Erbe” di diversi anni fa.
Maria in conclusione, sollecitava nel prendere una posizione, nel darsi delle regole, certi che siano le migliori ma conosci che possono esserci delle eccezioni.
Tutti convenivano che una carica in un ente è una cosa di grande importanza, elemento di onore e onere che va riposto in persone autorevoli.
Si conveniva anche che il documento e il modo con cui è stato proposto andava nella direzioni di una politica costruttiva e coglieva appieno il suggerimento di Bersani quando alla Gran Guardia, citando Sen, affermava che il PD deve ritrovarsi in una concezione della politica “come discussione pubblica argomentata”.
Poi (in realtà prima) ci sono stati gli interventi di Giandomenico Allegri, Diego Zardini e Stefania Sartori.
Abbiamo sentito racconti diversi da quelli che conosciamo (nessuno ha mai usato la parola “correnti”), un generale non tirarsi in causa, un accontentarsi della situazione attuale e scarse proposte. E’ necessario comprendere che si deve tornare a credere fortemente nelle cose giuste, senza scusanti, senza ripararsi dietro complicanze procedurali, che le cose si possono e si devono cambiare e che aspetta agli attuali dirigenti l’onere di questo cambiamento.
Antonino ha fatto una relazione e alcune riflessioni qui: http://tinyurl.com/relazioneal
Noi però rimaniamo ottimisti, sicuri che anche i più pessimisti si possano folgorare sulla via di Verona; quindi procediamo e questa settimana ripresenteremo il documento in una forma 2.0. Un bel EntiTrasparENTI 2.0, oltre le divisioni, oltre i personalismi, oltre il PD disilluso e immobile di adesso.