Ora battete un colpo quando volete fare seriamente!
25 feb 2013
che dire?
Solo un pensiero per gli amici compagni di strada, che anche in questa triste serata, stando alle loro bacheche di Facebook, non dimostrano essere percorsi da alcun dubbio rispetto alle loro certezze. Dico solo a loro, senza voler urtare alcuna sensibilità di battere un colpo quando riterranno che sarà arrivato SERIAMENTE il tempo di prendere in considerazione alcune cose:
1- alle primarie si scelgono i leader con maggiore consenso nella popolazione non quelli più vicini al nostro ego (non si capisce perchè il voto utile sia solo per gli altri)
2- che i leader di un partito deve saper costruire dei sogni, perchè solo con i sogni si cambia il mondo
3- che i leader devono saper comunicare e fare metafore senza senso non fa ridere, è solo patetico
4- che se uno è stato eletto in consiglio comunale 6 mesi prima delle politiche, non ha titolo per candidarsi al parlamento
5- il punto sopra vale anche se si è ancora in carica al consiglio provinciale o regionale o in qualsiasi altra carica. Ci si prende un impegno e lo si porta a termine. Punto.
6- che ci vuole trasparenza trasparenza trasparenza, che i bilanci si mettono online e che i soldi sono casa seria
7- che quando si sbaglia si dice scusa abbiamo sbagliato, avremmo potuto fare di più (vedi MPS)
8- che la politica del lavoro è il caso di averne una, finalmente, e non rimandare sempre al capitolo “sindacato”
9- che il rapporto tasse/efficienza della nostra macchina pubblica non funziona più e va C-A-M-B-I-A-T-O
10- che il tifo ceco non fa bene, che prendere tutto con senso acritico non fa bene
11- che chi vota un partito diverso dal vostro non è fascista
12- che le cose sono sbagliate anche quando le fanno gli amici, e vanno dette
13- che internet non è un nemico, è fattore abilitante ai processi di democrazia
14- che con i politici si deve essere SEVERI, sopratutto con quelli più vicini a noi
15- che il merito e la misurazione delle competenze, deve entrarci nel dna, nel DNA!
16- che chi non sa lavorare, chi non porta a casa gli obiettivi, può essere accomodato verso l’uscita, fare politica non lo obbliga il dottore, chi fa politica deve essere eccelso!
17- che non ci sono turni da aspettare, i turni si saltano e le leadership si sfidano
18- che la politica si fa quando si vuole cambiare le cose, con passione e deterimanzione, non piano piano
19- che fare politica la si fa mettendo attorno allo stesso tavolo chi ha idee, chi ha talento, chi ha qualcosa da dire, e magari che non la pensa nello stesso modo e che quel tavolo può anche essere una conference skype se questo significa aumentare il valore del confronto
20- che “il pesce puzza sempre dalla testa”, che “le cose non le determinano chi le dice ma chi le ascolta” e che se i voti non si pigliano è solo colpa di chi non se li è presi!
ecco giusto qualche punto, giusto per cominciare.
..poi dato che ci siamo, anche che le cayman di Renzi sono state la più grande vigliaccata che si potesse fare!