Il circo
1 lug 2009
E’ ricominciato. Il circo, signori, è ricominciato.
Siamo ad assistere con delusione e rammarico alla nuova danza di elefanti indiani che saltano impazziti nel cerchio di fuoco come le tigri e giocano con la palla come le foche e con gli spettatori esaltati, ansiosi di prendere le parti, di indossare casacche, di far sventolare la propria bandierina perchè si sa, siamo tutti, oltre che grandi clienti anche grandi tifosi. Milan contro Juve, Roma contro Napoli, e inesorabilmente D’Alema contro non D’Alema, vecchi vecchi contro vecchi nuovi.
Signore e signori avanti avanti il circo è in città.
Abbiamo assistito al delirante entusiasmo per una giovane dirigente (Serrachiani) che non ha fatto altro che dire 4 cose alla dirigenza, giuste, sacrosante, ma pur sempre 4 e che nemmeno per suo merito, grazie a facebook e alle reti sociali (di cui il Parito Democratico, nonostante tutto, deve ancora comprenderne le grandi opportunità), si è trasformata in un fenomeno.
Ora assistiamo all’altrettanta delirante delusione di chi non comprende la non candidatura di questa leader-per-caso (come se i leader potessero esserlo per caso). In fondo non ha altro che detto, no grazie, non è il caso, non me la sento, ho solo detto 4 parole al momento giusto, al posto giusto. Grazie, passo.
Poi ci sono quelli che hanno già deciso, senza se e senza ma, senza conoscere programmi e candidati che sono per Bersani perchè “Bersani è Bersani orca” e poi, chiaro, mi iscrivo al gruppo pro Bersani su Facebook perchè fa cool e perchè è la nostra soluzione. E io mi chiedo, se domani si candidasse Baracco Simone Usenin, leader della madonna un po’ afro e un po’ latino, un po’ secchione e un po’ atleta, cosa fanno tutti questi fans della prima ora?
Poi ci sono quelli che sono per Franceschini perchè è “simpatico” o perchè è il rinnovamento o perchè l’ha detto la Serrachiani o perchè è il giovane vecchio più giovane tra i vecchi vecchi.
Poi ci sono quelli che vogliono i giovani e puntano tutto su Chiamparino perchè lui, chiaro, è giovane dentro.
E io non capisco, e io mi perdo.
Nel frattempo Berlusconi fa e disfa, ministre salutano alla fascio, l’economia va in rotoli, la rai1 tenta di emulare italia1, rete4 rimane dove è e Napolitano chiede pace e bene.
E io non capisco, e io non comprendo.
E’ chiedere tanto un paese, un partito, dove chi sbaglia se ne vada, dove si conti fino a 3 prima di perdere la testa per uno o per l’altro, dove i vecchi facciano i vecchi e i giovani i giovani, dove la nuova politica nasca da sè e non per grazia ricevuta perchè come ci insegna madre natura le margherite crescono perchè decidono ostinatamente di farlo e non perchè chiedono l’autorizzazione alle ortiche.
Vi prego fatemi scendere! ..o cambiate autista!
bel post Franz,
ma mi sa che ci tocca scendere