Cara Laura (Puppato) ti scrivo..

Cara Laura,
questa mattina pensavo a quella Direzione Regionale del PD di ormai un po’ di tempo fa quando si scelse il candidato alla carica di presidente della nostra regione.
In pochi ci battemmo per la tua candidatura mentre i notabili del partito veneto si schierarono tutti contro di te senza argomentazioni vere, senza sostanza, solo con un brusio di frasi vuote (“è inesperta”, “si è brava ma..”, “è una grillina”).
In quella battaglia, si, c’eri tu, ma c’era sopratutto una competizione tra modelli di politica, di orizzonti su cui riscrivere nuove forme di partecipazione e di aggregazione, c’era un cuore e c’era anche il rischio e c’era l’idea di un inizio di semina.
Il Partito invece fece la sua scelta, fredda, di un sistema lontano, terribilmente e colpevolmente lontano, dal sentire diffuso. Oggi, chiaramente, tutto dimostra, per chi lo vuole vedere, che fu una scelta miope.
Ricordo che al termine ti avvicinasti e sussurrasti che era solo l’inizio di qualcosa che inevitabilmente sarebbe andato cambiando.
Laura, quella fu una grande occasione persa per tutto il popolo democratico veneto, oggi, mi sento di dirti, quasi supplicarti, dopo questa bella corsa che hai fatto, tira un sospiro, raffredda la mente, rifocalizza il motivo del tuo essere in politica e dai valore a questi anni di battaglie e di fatiche per una nuova politica, in discontinuità da quella degli ultimi anni e per la quale portiamo le ferite di oggi.

Un abbraccio
Francesco

Laura Puppato intervento Leopolda 2010