Politica e ambiente.. what's that?

Grandi novità sul fronte dell’ambiente, mi verrebbe da dire.
Ma la paura è che siano le solite novità che in realtà novità non lo sono proprio. Però, forse, anche no… (-;

Ora, dopo questa ubriacatura di belle notizie io mi faccio le mie solite domande cattive..
Ma la politica (italiana) ha abdicato al ruolo di protagonista in un campo così importante??
Vediamola anche dal lato più opportunista! fior fior di aziende investono in questa direzione perché sono consapevoli delle richieste del mercato; ma il mercato è fatto di persone e quelle persone sono le stesse che votano. Possibile che non venga in mente a nessuno che il momento per stringere la cinghia e far entrare la pancia è proprio questo!!
E’ adesso che bisogna dare risposte!

Le lampadine nel 2010, i sacchetti di plastica nel 2012?? Ma vi sembrano prospettive sensate? Sono lunghi 5 anni i tempi di reingegnerizzazione dei processi produttivi delle aziende costruttrici gli oggetti in questione?

Ogni giorno quando mi reco in mensa e mi prendo il mio bel bicchiere di plastica in polipropilene (ogni tanto te ne scappano due involontariamente) penso a quante camionate di bicchieri dovrebbero partire dall’entrata della mensa verso qualche discarica se fossero portati via tutti insieme alla fine dell’anno. E poi, quando penso che potrebbero essere tutti gettati nell’umido se solo fossero comperati in PLA, il mancamento è ancora maggiore.

Si provi, anche solo con l’aiuto della fantasia ad ipotizzare un intero paese che all’improvviso smette di utilizzare bottiglie e bicchieri in plastica non biodegradabile.
Un intero paese, significa le bottiglie che vedete impilate nel vostro supermercato di fiducia moltiplicate per i supermercati della vostra città, moltiplicati per i comuni della vostra città, moltiplicato tutto per le provincie italiane..

Allora, dopo che la politica scoprirà che se Sant’Anna fa così allora tutti potrebbero fare così, secondo voi, si inventerà qualcosa??? Una defiscalizzazione, un incentivo, un qualsiasi segno che faccia capire che di là della porta qualcuno c’è!! ..oppure siamo costretti ad aspettare e sperare nel PD anche per questo???

Mentre attendiamo che la politica si svegli, e che magari, un giorno, dopo che avrà pensato a cosa fare con la plastica cominci a pensare a cosa fare per la mobilità, guardate un po’ che chicca che ho trovato.. Tom Hanks che ci parla della sua macchina elettrica!!

Immagine anteprima YouTube

updated: EcoBlog ha ripreso il mio post e ha tradotto il testo del video di Tom Hanks..
“Ciao a tutti! Adesso siete a bordo della mia macchina elettrica! E’ un’auto elettrica. Non un ibrido e nemmeno un ibrido plug-in: è un’auto completamente elettrica. In questa foto vedete il suo aspetto esterno: è identica allo Scion xB. E infatti era un Scion xB, finché non gli è stato tolto il motore e messe delle batterie particolari insieme ad un motore elettrico. Forse starete pensando: ma qual è l’autonomia di questa E-Box che sto guidando? Beh, è più di 100 miglia (circa 161 km ndr). Fra 100 e 120 miglia per carica (fra 161 e 193 km circa ndr). Come la ricarico? Si dà il caso che usi una spina come questa. La attacco la notte e il giorno dopo si possono fare almeno 100 miglia con una carica. Questa è la mia seconda auto elettrica. Ne ho un’altra costruita da Toyota che ha percorso più di 30000 miglia (48280 km circa ndr) e per percorrerli non è stata usata nemmeno una goccia di benzina.

2 idee alle 2!

Due cose:

1- Credo che i giovani del futuro Partito Democratico debbano avere la forza e la volontà di prendere in mano il mazzo di carte e buttarlo per aria. Se ci sediamo al tavolo da gioco con le carte truccate è inutile e non ricaveremo nessun risultato.
E’ il momento di portare avanti la rivoluzione interna al partito (pacifica si intende).
Dobbiamo avere il coraggio di volere partecipare fortemente a questa fase costituente con idee innovative e imponendo un registro diverso da quello del passato.
Innovative idee aggregative, di partecipazione, di metodi e costumi interni.
Se qualcuno può cambiare le cose, i primi siamo noi. Se non lo faremo noi non saranno certo gli altri.
E’ dobbiamo puntare in alto, dobbiamo mantenere alta la linea d’orizzonte a cui puntare; più alta sarà, più lontano guarderemo, più lontano arriveremo.
Più sarà ambiziosa la nostra pretesa, più passi riusciremo a fare nella sua direzione.

2- Non si creda o non si voglia far credere che i 3 milioni di partecipanti alle primarie siano andati li per confermare il lavoro fatto.
Credo fortemente che siano andati per sottolineare e per rafforzare l’auspicio, o meglio, la pretesa di un partito nuovo nei modi, nei termini e nei contenuti.
Sono 3 milioni che sono andati a votare per chiedere un nuovo modo di fare politica non per confermare il metodo adottato fino ad ora.

ps: vi propongo questa clip carina (eli, don’t worried, la clip ho detto!), sembra d’altri tempi..
(mi piace molto anche la canzone, mi sono informato, si chiama “New slang” degli Shins)

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Idee per la costituente..

Proposte che porterò avanti:

  • Dalla rappresentanza territoriale alla rappresentanza delle competenze.

(F. Magagnino, Verona, Ottobre 2007)

E’ oramai di comune opinione che le circoscrizioni siano un elemento inutile. Non decidono, non rappresentano, sono ridondanti.
Fatta nostra questa assunzione, il PD deve realizzare la necessità di dare una nuova forma alle sue rappresentanze.
Le sezioni e i circoli territoriali delle grandi città sono oramai un carissimo e romanticissimo aspetto dell’attuale politica ma sono palesemente delle strutture che possiedono un bassissimo valore aggiunto.
E’ necessario che il PD si proponga di creare una base militante riunita soprattutto per competenze, non più per minuscoli territori o per quartieri.
In questo modo è possibile creare classe dirigente preparata ad affrontare cariche amministrative specifiche. Da coloro che sono interessati ad occuparsi di sport a coloro che interessano di economia, da coloro che trattano di ambiente a coloro che trattano di tecnologie, da coloro che conoscono di istruzione a coloro che competono di politiche sociali e via discorrendo. Una politica seria, competente, a basso costo, si fa su un territorio di medie e grandi dimensioni non su singoli quartieri.
Prova ulteriore dell’inconsistenza e del basso valore aggiunto delle sezioni sono le elezioni di circoscrizione, chiunque può averne un sicuro riscontro costatando come sempre più spesso vengano elette persone che non provengono dalle rappresentative territoriali o che comunque non è da queste che attingono i loro voti.
E’ chiaro e condivisibile che superare il concetto di sezione o di circolo sia passaggio non sentimentalmente facile. Ma è da ritenersi razionalmente necessario.
Il PD non può pensare di essere forza innovativa se pensa di mantenere una struttura obsoleta per la salvaguardia di pochi a discapito di approcci innovativi, più snelli, maggiormente formativi a vantaggio di molti e di nuovi.

Ps: se ne discute anche qui: iMille

  • Nuove regole per la proposta e la condivisione di documenti

(F. Magagnino, Verona, Ottobre 2007)

Un partito nuovo, ha bisogno di autoregolamentarsi circa le metodologie da adottare nelle pratiche interne.
Nello specifico, il futuro regolamento nazionale (ereditato poi di conseguenza dalle entità regionali e provinciali) dovrebbe prevedere regoli e metodi per la presentazione dei documenti nelle fasi congressuali e di direttivo. Le suddette regole potrebbero prevedere tra l’altro l’obbligo di presentare documenti per singoli punti di interesse, l’obbligo di presentarli con titolo, autore, luogo, data, eventuale assemblea approvatrice dello stesso. Il documento deve essere contenuto al massimo in due facciate dattiloscritte. Nel caso il documento superasse la prima facciata sarebbe necessario l’inserimento di un abstract e di un elenco puntato con i principali punti affrontati.
Nel documento dovrà essere facilmente visibile l’analisi, le motivazione, la proposta e l’obiettivo.

  • Motivi di ineleggibilità e di incompatibilità

Arriva…

Nel frattempo vi delizio con una seconda versione del futuro inno del PD (By Neri Marcorè)

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